Monday, April 18, 2016

The Socialist Case Against Bernie

18 April 2016

By Molly Ball
The Atlantic 

"American socialists have never gotten far. Their heyday, insofar as they had one, was in the early 20th century, under the leadership of Eugene V. Debs—whose likeness hangs in Sanders’s Senate office. Debs’s fourth presidential run, in 1912, earned the Socialist Party of America 6 percent of the vote, still the high-water mark for a socialist candidacy; his successor, Norman Thomas, never came close to such popularity in his six presidential runs, and the party fell apart under the scrutiny of the Red Scare. In the 1970s, a few successor parties emerged, among them Socialist Party USA, whose 1976 nominee, the socialist former Milwaukee mayor, Frank Zeidler, got just over 6,000 votes. (While that party today claims to adhere to democratic socialism, it, too, finds Sanders insufficient: In the view of Mimi Soltysik, its 2016 nominee, Sanders’s rhetoric about the middle class is “bullshit.”)"

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Monday, April 11, 2016

The New Red Scare: Are the Socialists Coming?


11 April 2016

By David Azerrad
The Weekly Standard
  
"Our socialists, led by Bernie Sanders, want to fill the gap and take care of everyone else. They are clamoring for European-style middle-class entitlements to provide all citizens "free" benefits like health care, day care, paid leave, and college.

Appealing as this may sound to liberals and the young, real socialists are not taken in by it. The Socialist Party USA's current presidential candidate, Emidio "Mimi" Soltysik, for one, is not on board the B-Train: "To me, Sanders sounds more like a progressive Democrat/social Democrat," Soltysik explained to the Socialist, the party's official publication. "I don't see him putting forth a socialist proposal. I'm not seeing him talk about workers owning the means of production."

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Thursday, April 7, 2016

Mimi Soltysik, il candidato alle presidenziali Usa di cui non avete sentito parlare

È socialista ed ex punk, totalmente contro il sistema capitalistico. Non ha alcuna speranza contro Trump, Clinton o Sanders. Eppure ci prova lo stesso. Lo abbiamo intervistato

7 April 2016

By Andrea Indiano
Wired Magazine (Italian Edition)

Mimi socialista candidato presidente potrebbe essere benissimo il titolo di un film di Lina Wertmüller, se non fosse che a Emidio Soltysik, detto Mimi, manca l’accento sul soprannome e per di più è una persona vera. Nella corsa alle presidenziali americane 2016 che si concluderà il prossimo novembre non ci sono solo le sfuriate senza senso di Donald Trump e il duello democratico fra Hillary Clinton e Bernie Sanders. Gli Stati Uniti hanno un sistema politico di fatto bipartitico, ovvero ristretto solo agli appartenenti ai partiti democratico e conservatore.

Esistono però altri gruppi politici, che di solito sono fatti confluire nel termine “third party”. Quelli dei Verdi e dei Veterani sono i più famosi e gli unici che in passato sono riusciti a far eleggere un totale di due persone al Senato dagli anni ’90. Ci sono inoltre partiti ancora più piccoli, come quello dei Proibizionisti o dei Libertariani, che però hanno un seguito minimo e riescono a ottenere un po’ di attenzione solo nel periodo delle elezioni, grazie a candidati sopra le righe e fuori dall’estabilishment.

Fra questi rientra anche Mimi Soltysik, a capo del Partito socialista degli Stati Uniti, e molto diverso dal tipo di politico che siamo abituati a vedere in Italia. Soltysik abita in un piccolo appartamento di Los Angeles insieme alla moglie e a un gatto....

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