Monday, January 18, 2016

Intervista a Mimi Soltysik, il socialista che vuole cambiare l'America

18 January 2016

Facciamosinistra!

Emidio 'Mimi' Soltysik ha 41 anni ed è un socialista negli Stati Uniti. Musicista professionista, corpaccione tatuato, spesso vestito con le magliette e le felpe dei suoi gruppi musicali preferiti. Attivista a Los Angeles, il suo obiettivo per quest'anno è di correre per la presidenza degli Stati Uniti in un ticket con Angela Walker, sotto le insegne del Socialist Party of the Usa, il partito dei lavoratori nato da una scissione dai Social Democrats nel 1973. Nel 2014 Soltysik si candidò a rappresentante del 62°distretto della California, raccogliendo il 2.5% dei voti.

Essere socialista negli Stati Uniti non deve essere facile. Dopo la crisi finanziaria degli anni passati, pensi che negli Usa si sia sviluppata una coscienza di classe?

«Questa domanda mi fa pensare a una frase di Steinbeck: “Il socialismo non ha mai preso piede in America perché i poveri non si vedono come dei proletari sfruttati, ma come dei miliardari in difficoltà temporanea”.

Credo che ci sia consapevolezza dell'incredibile disuguaglianza degli Stati Uniti. Ma penso che molti ancora pensino che non sia necessario porre questioni di classe, sembra quasi che la classe lavoratrice abbia bisogno di lavorare più duramente per colmare le differenze con i più ricchi. Credo che se tu parlassi di 'coscienza di classe', molti da queste parti ti risponderebbero: “Cosa?”. Non dico che suonerebbe dispregiativo, ma che non è una parte del discorso che viene affrontato dai nostri media e nelle nostre scuole. La gente è molto stanca e quando ha un momento libero, penso che preferisca usarlo per distrarsi. Questo non significa che una coscienza di classe non funzionerebbe o non potrebbe svilupparsi, anzi, io credo che ci siano possibilità e che ciò avverrà. Mi sembra che molti si stiano ribellando per combattere contro un sistema opprimente, e questo sta incoraggiando altri a fare lo stesso».

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